Musica perseguitata: musica, internamento e persecuzione nel ‘900

Quando:
7 Ottobre 2022@18:15
2022-10-07T18:15:00+02:00
2022-10-07T18:30:00+02:00
Dove:
Museo internazionale e biblioteca della musica
Strada Maggiore
34 - Bologna
Costo:
Gratuito
Contatto:
Museo internazionale e biblioteca della musica
051 2757711

Incontro con Raffaele Deluca, autore del libro “Tradotti agli estremi confini” e concerto dell’ensemble degli studenti del Conservatorio di Rovigo, a cura di Giuseppe Fagnocchi.
Musiche di Isko Thaler, Kurt Sonnenfeld, Egon Wellesz, Hans Gal, Marco Frank, Joachim Stutschewsky e Wolfgang Petersen

Raffaele Deluca in “Tradotti agli estremi confini – Musicisti ebrei internati nell’Italia fascista” (nota introduttiva di Carlo Spartaco Capogreco”, ed. Mimesis) ricostruisce la vicenda dei pianisti, violinisti e cantanti lirici rinchiusi a Ferramonti. Molti tra gli ebrei stranieri internati erano artisti che nell’Italia avevano visto l’ideale “patria dell’arte”.
Per una serie di circostanze fortuite a Ferramonti arrivarono anche una sessantina di musicisti tra cantanti lirici, pianisti, violinisti e studenti di conservatorio e “accadde qualcosa di clamoroso: in quel campo risuonarono le arie di Verdi e di Wagner, le Polacche di Chopin e i Lieder di Schubert, canti liturgici polifonici e cabaret viennese, si ascoltavano violini e fisarmoniche, un armonium e addirittura un pianoforte a coda”.
Il volume ripercorre le vicende di alcune tra le più significative figure di musicisti ebrei internati in Italia, uomini perseguitati per anni: prima nelle loro nazioni d’origine, poi nel Belpaese; importante esempio di “resistenza musicale” oggi dimenticata, che l’autore illustrerà con riferimenti anche all’internamento civile degli ebrei a Shanghai e nell’Isola di Man.

Raffaele Deluca, pianista, musicologo e direttore di coro, è docente di discipline musicologiche al Conservatorio di Rovigo. Nel 2014 ha iniziato a occuparsi del rapporto tra musica e internamento fascista, progettando e partecipando a diversi concerti in Italia e in Austria. Presso la Biblioteca del Conservatorio di Milano ha curato varie collezioni di “musica perseguitata”. Nel 2017 ha ideato un concerto sull’attività musicale nel campo di Ferramonti (“Serata Colorata”), presentato in collaborazione con Viviana Kasam e Carlo Spartaco Capogreco al Parco della Musica di Roma, con diretta Rai, e nel 2018 al Teatro LAC di Lugano.
L’evento è dedicato a Ugo Sesini, musicologo e bibliotecario del Liceo musicale di Bologna, morto in campo di concentramento perché partigiano.

Info e prenotazioni su museibologna.it/musica

A cura di: Museo internazionale e biblioteca della Musica

Scarica la locandina